Risarcimento danni malattia professionale

Apr 21, 2020 | Infortuni sul lavoro | 0 commenti

Risarcimento danni malattia professionale

Alcune mansioni svolte sul luogo di lavoro, nonostante le precauzioni adottate, possono esporre a rischi, in questi casi può arrivare in aiuto il risarcimento malattia professionale. Ecco come dimostrare il danno e ottenere il ristoro.

Cos’è la malattia professionale

Per malattia professionale si intende una patologia che si sviluppa progressivamente in ragione delle particolari mansioni svolte in ambito lavorativo, ad esempio quando si è a contatto con determinati materiali, polveri, diluenti.

Per poter parlare di malattia professionale e quindi ottenere un ristoro, i compiti svolti devono essere la causa unica o prevalente della patologia stessa.

La legge infatti ammette che possano esservi anche delle concause non riconducibili alle prestazioni lavorative svolte, l’importante è che tali concause non rompano il nesso causale e che di conseguenza la causa prevalente sia sempre riconducibile al lavoro svolto.

La normativa di riferimento per capire se è possibile chiedere il risarcimento malattia professionale è il DPR 1124 del 1965 modificato dalla legge 145 del 2018.

Questo prevede le malattie “tabellate”, cioè inserite in una tabella e al verificarsi delle quali, in relazione alle diverse professioni, si può parlare di malattia da lavoro.

In questo caso vi è una vera e propria presunzione legale che porta al riconoscimento della patologia senza dover dimostrare il nesso di connessione tra la professione e il danno.

Deve però essere comunque dimostrato dal lavoratore il danno patito e la sua entità.

Le malattie non tabellate invece non sono contenute nell’elenco delle malattie professionali, ma è comunque possibile per il lavoratore dimostrare che la patologia è stata generata dalle mansioni a cui è adibito, certamente l’onere probatorio non è semplice.

Inabilità permanente o temporanea

In entrambi i casi, cioè sia al verificarsi della malattia tabellata sia al verificarsi della malattia non tabellata, può essere necessario affidarsi a professionisti in grado di dimostrare il nesso causale tra la patologia e le mansioni in cui si era impiegati e soprattutto l’entità del danno in modo che il risarcimento sia congruo rispetto agli effettivi danni patiti.

In particolare, nel caso della malattia tabellata il lavoratore ha diritto a una prestazione di natura economica che è commisurata all’entità del danno effettivamente patito e si fa riferimento all’inabilità permanente o temporanea e alla reale entità della perdita della capacità lavorativa.

La normativa stabilisce delle soglie per l’inabilità permanente, vi è una franchigia del 6%, questo implica che se il danno permanente non supera tale soglia, non è dovuto l’indennizzo.

Proprio per questo è importante affidarsi a uno studio legale specializzato in risarcimento malattia professionale

L’importanza della perizia medico legale per la malattia da lavoro

Affidarsi a professionisti vuol dire avere a disposizione persone qualificate in diversi ambiti, in primo luogo serve avere un avvocato che conosca le normative di settore, in secondo luogo occorre una perizia medico legale.

La stessa è realizzata dal medici specializzati che sono in grado, anche con l’ausilio di esami diagnostici, di rilevare l’entità del danno e il nesso causale tra lo stesso e le attività lavorative svolte.

Il risarcimento spetta non solo per le malattie professionali, ma anche in caso di infortunio sul lavoro, ad esempio quando in seguito a caduta si manifesta una frattura o comunque una perdita di abilità/capacità.

Responsabilità civile e penale del datore di lavoro

In caso di malattia professionale o infortunio sul luogo di lavoro, gli indennizzi sono erogati dall’INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.

Il datore di lavoro infatti al momento dell’assunzione deve stipulare per ogni singolo lavoratore anche l’assicurazione obbligatoria INAIL che risarcisce eventuali danni patiti dal lavoratore.

Deve però essere ricordato che il datore di lavoro può essere chiamato a rispondere anche dei danni derivanti dal non aver predisposto tutte le misure necessarie al fine di evitare la malattia professionale.

Le normative di settore infatti stabiliscono che sul luogo di lavoro devono essere adottare misure volte a proteggere i vari addetti nei diversi settori, come nel caso in cui sia prescritta la somministrazione di dispositivi per la protezione individuale e collettiva.

Per il datore di lavoro può esservi l’obbligo di fornire maschere che proteggono le vie respiratorie, in sede è necessario predisporre delle vie di fuga che devono essere anche debitamente segnalate, in molti settori il datore di lavoro deve fornire scarpe antinfortunistiche o altri presidi.

In questi casi il lavoratore può proporre un ricorso anche avverso il datore di lavoro per ottenere il risarcimento danni da malattia professionale.

Il datore di lavoro può essere chiamato a rispondere anche in sede penale nel caso in cui il fatto integri fattispecie di reato.

L’insieme di queste disposizioni dimostra quanto sia importante avere al proprio fianco un vero e proprio team di professionisti esperti nei vari rami.

Ecco perché rivolgersi ad Avvocato Subito (www.avvocatosubito.com) che propone un servizio completo con legali, medici ed esperti in varie materie che aiutano a determinare l’entità del danno.

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