Contratto di trasferimento know-how

Giu 20, 2023 | Assistenza legale imprese, Avvocati specializzati | 0 commenti

Contratto di trasferimento know-how

Se sei un imprenditore o un professionista del settore tecnologico, sicuramente hai sentito parlare di know-how. Questo termine indica la conoscenza specialistica necessaria per la produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto.

Ma come si può proteggere il proprio know-how? Come si fa a trasferirlo in modo legale e conveniente?

In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie su come stipulare un contratto di trasferimento di know-how, i vantaggi e gli svantaggi della cessione e perché è importante affidarsi ad un avvocato esperto in materia. Scopriamo insieme tutto ciò che devi sapere sul mondo del know-how!

Indice: Contratto di trasferimento know-how

  1. Che cosa è il know-how?
  2. Quali leggi tutelano il know-how?
  3. Come trasferire il know-how?
  4. Come avviene la cessione di know-how?
  5. Come concedere la licenza d’uso del know-how?
  6. Individuare il prodotto oggetto del know-how
  7. Cosa prevede un contratto di trasferimento di know-how?
  8. I vantaggi e gli svantaggi del contratto di trasferimento di know-how
  9. Come viene stipulato un contratto di trasferimento di know-how?
  10. Perché affidarsi ad un avvocato esperto per stipulare un contratto di trasferimento di know-how?
  11. Conclusione

Contratto di trasferimento know-how

1. Che cosa è il know-how?

Il know-how, in italiano “saper fare”, si riferisce all’insieme delle conoscenze tecniche e pratiche necessarie per la produzione di un determinato prodotto o servizio.

Queste competenze possono riguardare aspetti come la progettazione, lo sviluppo del prodotto, la gestione della catena di produzione e così via.

Il know-how non è una forma di proprietà intellettuale protetta da diritto d’autore o brevetto, ma può essere comunque considerato un asset strategico fondamentale per le aziende che operano in settori ad alta tecnologia. Il motivo?

Le conoscenze specialistiche acquisite attraverso il know-how sono spesso difficili da replicare e rappresentano un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.

Per questo motivo è importante proteggere il proprio know-how tramite accordi legali che ne tutelino l’utilizzo da parte dei terzi.

In generale, i contratti relativi al trasferimento del know-how prevedono clausole precise sulle modalità di utilizzo delle informazioni trasmesse e sui limiti dell’utilizzo stesso.

Tuttavia, il trasferimento del know-how non avviene solo attraverso contratti di cessione: esistono anche altre forme più flessibili come quella della concessione della licenza d’uso.

Vedremo questi aspetti nel dettaglio nei paragrafi successivi!

2. Quali leggi tutelano il know-how?

Il know-how è considerato un’informazione imprenditoriale riservata che può conferire un vantaggio competitivo all’azienda che lo possiede.

Per proteggere il know-how dall’utilizzo non autorizzato, esistono diverse leggi a livello nazionale e internazionale.

In Italia, la tutela del know-how si ottiene attraverso il diritto d’autore e la proprietà industriale. Il diritto d’autore garantisce la protezione delle opere dell’ingegno, come i software o le applicazioni informatiche sviluppate per l’azienda.

La proprietà industriale copre invece le invenzioni brevettabili e i marchi registrati.

A livello internazionale, ci sono varie convenzioni volte alla tutela della proprietà intellettuale tra cui spiccano l’accordo TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) stipulato nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e la Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale.

Per garantire una maggiore sicurezza giuridica in caso di contenzioso riguardante il trasferimento del know-how, è consigliabile affidarsi ad avvocati specializzati nel campo della proprietà intellettuale.

Inoltre, è importante che le aziende adottino procedure interne di gestione del know-how e di tutela della proprietà intellettuale come l’obbligo per i dipendenti di firmare un accordo di riservatezza.

Nel complesso, le varie leggi nazionali e internazionali forniscono una tutela adeguata del know-how da parte delle aziende.

3. Come trasferire il know-how?

Il know-how rappresenta un valore strategico per molte aziende, ma come si può trasferire questo patrimonio intellettuale ad altre società?

Esistono diverse modalità per effettuare il trasferimento del know-how.

In primo luogo, è possibile cedere l’intero pacchetto di conoscenze e competenze tramite la vendita dell’azienda o della divisione che detiene il know-how.

In questo modo, la società acquirente acquisisce tutta la proprietà intellettuale e le tecnologie sviluppate dalla precedente azienda.

Un’altra opzione consiste nella concessione in licenza d’uso del know-how, ovvero nell’autorizzazione data dall’azienda proprietaria al soggetto terzo di utilizzare una parte delle conoscenze tecniche a determinate condizioni.

Una terza possibilità è quella di impartire formazione ai dipendenti della nuova azienda affinché possano acquisire le stesse capacità e competenze dell’impresa originaria.

Questo tipo di transferimento richiede tempo ed energie ma garantisce una maggiore flessibilità nel gestire il proprio know-how.

Infine, esiste anche l’opzione dell’affiliazione: un accordo tra due imprese che prevede lo scambio reciproco di conoscenze tecniche e commerciali senza alcuna forma di cessione o licenza.

In questa maniera si crea sinergia tra le due realtà e se ne ottengono vantaggi condivisi.
Con l’aiuto dei metodi appena descritti, il know-how può essere trasferito in modo sicuro e vantaggioso per entrambe le parti.

4. Come avviene la cessione di know-how?

La cessione di know-how è il trasferimento delle conoscenze tecniche e scientifiche da un soggetto che le possiede ad uno che ne fa richiesta.

Esistono diversi modi per effettuare la cessione del know-how, ma l’opzione più comune è quella di stipulare un contratto tra le parti interessate.

In primo luogo, il proprietario del know-how e il soggetto interessato devono raggiungere un accordo sui termini della transazione.

Questo include una descrizione dettagliata dei diritti concessi al destinatario, nonché i limiti alla loro utilizzazione.

In secondo luogo, il proprietario del know-how dovrà valutare attentamente gli obblighi connessi alla cessione delle informazioni.

Ad esempio, potrebbe essere necessario fornire assistenza tecnica o formazione supplementare ai dipendenti dell’acquirente per garantire la corretta applicazione delle conoscenze acquisite.

Infine, sarà importante redigere un documento ufficiale di cessione del know-how in cui vengano descritti tutti gli aspetti concordati dalle parti.

Il contratto deve contenere clausole precise sulla durata dell’accordo e sulle modalità attraverso cui esso può essere risolto anticipatamente.

È importante sottolineare che la cessione di know-how non comporta automaticamente la trasmissione dei diritti di proprietà intellettuale associati a tali informazioni.

In altre parole, se si desidera proteggere legalmente le informazioni messe a disposizione dall’acquirente si dovranno prendere ulteriori misure come brevettarle o registrare i marchi associati.

In conclusione, la cessione del know-how può risultare un ottimo strumento per diffondere le conoscenze tecniche e scientifiche tra differenti soggetti.

Tuttavia, è importante tener presente che comporta anche alcuni obblighi a carico del proprietario delle informazioni, come l’assistenza tecnica fornita ai dipendenti dell’acquirente.

La stipula di un contratto dettagliato rappresenta quindi un passaggio fondamentale per garantire la corretta cessione e lo sfruttamento del know-how.

5. Come concedere la licenza d’uso del know-how?

Concedere la licenza d’uso del know-how è un modo per il titolare di condividere le conoscenze acquisite con altri soggetti, senza dover necessariamente trasferire la proprietà.

In questo caso si parla di una cessione temporanea dei diritti d’uso. La concessione della licenza può avvenire in diverse forme e modalità.

Ad esempio, il titolare può concedere una licenza non esclusiva a più soggetti contemporaneamente o ad uno solo in via esclusiva. In ogni caso, l’accordo deve essere chiaro e ben definito per evitare future controversie.

Il contratto di concessione della licenza deve prevedere tutte le informazioni relative al know-how oggetto del trasferimento: dalla descrizione dettagliata delle tecnologie impiegate all’elenco dei prodotti sui quali verranno applicate.

La durata della concessione va stabilita nel contratto stesso e può variare da pochi mesi fino a diversi anni. Il costo dell’utilizzo del know-how viene invece deciso dal titolare che potrebbe richiedere un canone fisso annuale o un compenso calcolato sulle royalties degli eventuali prodotti realizzati grazie alle sue conoscenze.

In generale, concedere la licenza d’uso del proprio know-how rappresenta una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti coinvolte: mentre l’azienda che acquista i diritti arricchisce il proprio patrimonio immateriale con nuove competenze tecniche e commerciali;

l’imprenditore continua a mantenere i propri segreti aziendali sotto controllo e incrementa gli introiti economici derivanti dal suo know-how.

Di conseguenza, è importante affidarsi a professionisti e consulenti esperti che sappiano fornire le necessarie indicazioni per una concessione ben strutturata e senza rischi.

6. Individuare il prodotto oggetto del know-how

Individuare il prodotto oggetto del know-how

Individuare il prodotto oggetto del know-how è un passaggio cruciale per la stipula di un contratto di trasferimento. Si tratta infatti di identificare l’oggetto della cessione, ovvero ciò che viene considerato “know-how”, e che potrebbe essere costituito da informazioni relative a processi produttivi, tecnologie o metodologie.

È importante precisare fin dall’inizio quali sono le conoscenze specifiche che si intendono cedere, in modo da evitare eventuali fraintendimenti o controversie future. Bisogna verificare se tali conoscenze siano protette da diritti di proprietà intellettuale come brevetti o marchi.

In questo senso, può essere utile redigere una lista dettagliata delle informazioni che saranno oggetto della cessione e stabilire dei criteri precisi per valutare se determinate conoscenze rientrino o meno nell’ambito del know-how.

Per individuare correttamente il prodotto oggetto del know-how è consigliabile coinvolgere esperti nella materia in questione come ingegneri o tecnici specializzati nel settore.

Loro possono aiutarti a capire esattamente quale sia la natura delle informazioni sensibili e strategiche dell’azienda.

In definitiva, individuare con precisione il prodotto oggetto del know-how significa garantirsi maggior tutela legale contro eventuali violazioni contrattuali.

Riassumendo, individuare il prodotto oggetto del know-how è un passaggio fondamentale nella stipula di qualsiasi contratto di trasferimento.

Per farlo, è necessario formulare una lista dettagliata dei contenuti ceduti e consultare esperti del settore.

7. Cosa prevede un contratto di trasferimento di know-how?

Il contratto di trasferimento di know-how è un accordo giuridico in cui una parte cede le proprie conoscenze tecniche e commerciali all’altra parte.

Questo tipo di contratto prevede alcune clausole fondamentali che regolano la natura del know-how, il suo utilizzo da parte dell’acquirente e la durata della sua validità.

Innanzitutto, il contratto deve specificare con precisione l’oggetto del trasferimento di know-how, indicando in modo dettagliato quali sono le conoscenze tecnologiche o commerciali oggetto della cessione. In questo modo si evita qualsiasi malinteso riguardo a ciò che viene venduto.

Il contratto deve anche stabilire i diritti e gli obblighi delle parti coinvolte. Ad esempio, l’acquirente potrebbe avere l’obbligo di mantenere segrete le informazioni ricevute tramite il trasferimento di know-how per un determinato periodo.

Un altro aspetto importante che un contratto di questo tipo dovrebbe tenere in considerazione è la durata del trasferimento: quanto tempo durerà l’accordo tra le parti? Ci saranno opzioni per rinnovarlo?

Infine, il documento deve includere disposizioni sulle eventuali controversie legali che possono sorgere durante o dopo la stipulazione del contratto.

Questo servirà a proteggere entrambe le parti nel caso in cui dovesse verificarsi qualche problema futuro.

In generale, un buon contratto di trasferimento di know-how dovrebbe essere redatto con scrupolo ed esplicitare tutti i termini dell’accordo tra le parti interessate.

In questo modo, si assicurerà che i diritti e gli obblighi di entrambe le parti siano ben chiari, evitando così eventuali disaccordi successivi.

8. I vantaggi e gli svantaggi del contratto di trasferimento di know-how

Il trasferimento del know-how può essere un’ottima soluzione per le aziende che desiderano espandersi o entrare in nuovi mercati.

Tuttavia, come ogni accordo commerciale, il contratto di trasferimento di know-how ha i suoi vantaggi e svantaggi.

Uno dei principali vantaggi è la possibilità di acquisire conoscenze specializzate da parte dell’azienda acquirente senza dover investire tempo e risorse nella ricerca e nello sviluppo interni.

L’acquirente può beneficiare della reputazione del venditore nel settore in cui opera il know-how.

Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi da considerare prima di procedere con la cessione del know-how.

Ad esempio, vi è sempre il rischio che l’acquirente possa utilizzare le informazioni ottenute per competere direttamente con il venditore nel mercato stesso in cui opera quest’ultimo.

Se l’accordo non viene redatto correttamente o se l’acquirente non segue i termini stabiliti dal contratto potrebbero sorgere problemi legali.

Pertanto, sia il venditore che l’acquirente devono valutare attentamente tutti questi aspetti prima di procedere con la stipula del contratto di trasferimento del know-how.

È importante anche identificare chiaramente gli obblighi delle parti coinvolte nell’accordo e stabilire una durata precisa per la licenza d’uso concessa dall’azienda titolare del know-how all’altra parte.

In definitiva quindi scegliere di avvalersi della cessione del know-how attraverso un contratto può essere un’ottima scelta, ma solo se si valutano con cura tutti i vantaggi e gli svantaggi in modo da assicurare che l’accordo si riveli essere un successo per entrambe le parti.

9. Come viene stipulato un contratto di trasferimento di know-how?

Il contratto di trasferimento del know-how è un accordo complesso che richiede una grande attenzione nella sua stipula.

Per prima cosa, bisogna definire la portata dell’accordo e individuare il prodotto o servizio oggetto del know-how che si intende trasferire.

A questo punto, le parti devono concordare i termini economici dell’accordo, come l’ammontare delle royalty da corrispondere al titolare del know-how.

Inoltre, è importante stabilire le condizioni per l’utilizzo del know-how e le modalità di monitoraggio della sua tutela.

Una volta definito l’accordo in tutti i suoi aspetti, il contratto deve essere redatto in forma scritta e sottoscritto dalle parti interessate.

È fondamentale prestare particolare attenzione alla formulazione delle clausole contrattuali per evitare ambiguità o interpretazioni errate che potrebbero compromettere la validità dell’accordo stesso.

Infine, il contratto può essere registrato presso gli uffici competenti per avere maggiore certezza giuridica sulle sue disposizioni.

Stipulare un contratto di trasferimento del know-how richiede competenze specifiche nel campo legale: pertanto è fortemente consigliabile affidarsi ad un avvocato esperto in materia.
In questo modo si evitano insidie e si tutela al meglio l’interesse di entrambe le parti.

10. Perché affidarsi ad un avvocato esperto per stipulare un contratto di trasferimento di know-how?

Il processo di trasferimento del know-how è un’affare delicato che richiede una conoscenza approfondita delle leggi e dei regolamenti applicabili. Per questo motivo, può essere estremamente utile avere l’assistenza di un avvocato esperto in materia.

In primo luogo, l’avvocato può aiutare a determinare la proprietà intellettuale e i diritti esclusivi associati al know-how oggetto della cessione.

L’avvocato inoltre può garantire che il contratto contenga disposizioni chiare e precise sui limiti dell’utilizzo del know-how da parte del destinatario.

In secondo luogo, l’avvocato può assistere nella negoziazione dei termini della transazione per assicurarsi che siano equilibrati ed equi per entrambe le parti coinvolte.

In questo modo si eviteranno eventuali controversie future tra le parti.

Infine, l’avvocato sarà in grado di fornire consulenza sulla giurisdizione appropriata nel caso in cui emergano problemi legali durante o dopo la conclusione del contratto.

Complessivamente, affidarsi ad un avvocato esperto nel campo della proprietà intellettuale è una scelta intelligente quando si tratta di stipulare un contratto di trasferimento di know-how.

Il supporto legale professionale contribuirà a garantire che tutte le questioni importanti siano prese in considerazione ed affrontate adeguatamente durante il processo transattivo.

11. Conclusione

In sintesi, il know-how rappresenta un valore immateriale fondamentale per le imprese, che spesso si trovano ad affrontare la necessità di cederlo o concederlo in licenza.

Il trasferimento del know-how avviene attraverso un contratto specifico, che deve essere redatto con attenzione e competenza legale.

Il contratto di trasferimento di know-how è uno strumento utile per tutelare il proprietario del know-how stesso e definire i confini dell’accordo tra le parti.

Tuttavia, esso presenta vantaggi e svantaggi da valutare attentamente prima della stipula.

Per questo motivo è sempre consigliabile affidarsi ad un avvocato esperto in materia per la redazione del contratto di trasferimento di know-how.

Solo così sarà possibile evitare errori o problemi futuri che potrebbero avere conseguenze negative sulla propria azienda.

In definitiva, il trasferimento del know-how può essere una grande opportunità per l’espansione delle proprie attività a livello internazionale o per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Tuttavia, bisogna fare attenzione ai dettagli ed agire con cautela al fine di garantirsi la massima protezione legale ed economica possibile durante tutto il processo.

Autore ©: Giovanni Zappalà per AvvocatoSubito.com 

 

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