Divorzio: i diversi tipi di divorzio e quale azione intraprendere

Mar 31, 2021 | Divorzio / Separazione | 0 commenti

Divorzio: i diversi tipi di divorzio e quale azione intraprendere

I diversi tipi di divorzio

Il divorzio è un atto che consente la disgregazione del proprio vincolo matrimoniale, ma, grazie ai recenti interventi del legislatore, sono state apportate nuove procedure utili ad accelerare i tempi e smaltire gran parte delle inutili pratiche di divorzio.

In questo articolo vedremo insieme quali sono i diversi tipi di divorzio e quale azione intraprendere.

Divorzio: i diversi tipi di divorzio

Divorzio Congiunto

Questa prima tipologia è stata introdotta dal decreto legge n.132/2014, prevedendo la negoziazione assistita di un avvocato. In questa fattispecie viene eluso il controllo da parte di un giudice, conferendo notevoli vantaggi in termini di riduzione dei costi e di velocità.

In questo modo viene sottoscritto un accordo in cui confluiscono le volontà di entrambe le parti.

I coniugi che sono arrivati alla comune conclusione dell’inevitabile esigenza di eliminare il proprio vincolo contrattuale, devono presentarsi presso degli avvocati divorzisti, che cercheranno, inizialmente, di tentare una conciliazione fra i due.

Una volta accertate le differenze inconciliabili tra le due parti, gli avvocati dovranno assistere i coniugi nella fase di negoziazione, fino a quando verrà ultimata la conclusione dell’accordo.

Una copia di quest’ultimo dovrà essere depositata presso il comune in cui è stato iscritto il matrimonio.

La situazione può presentare delle variabili se i coniugi abbiano figli minori o maggiorenni ma portatori di handicap gravi o non autosufficienti a livello economico.

In questo particolare caso, il Procuratore della Repubblica del Tribunale dovrà esprimersi in tal proposito.

Divorzio Breve

Il divorzio breve è diventato legge con la n.55/2015 e permette ai coniugi di veder terminati gli effetti dell’unione matrimoniale in tempi decisamente ridotti rispetto al passato.

Infatti, la possibilità di presentare ricorso contro il divorzio ha un termine di soli sei mesi dalla comparsa dei coniugi presso il Presidente del Tribunale, per tutti i casi di separazione consensuale, mentre sono previsti altri termini per quelle giudiziali.

Divorzio Giudiziale

Se le due parti sono completamente in disaccordo non solo sull’unione coniugale, ma anche sul termine della stessa, allora parleremo di divorzio giudiziale.

Si ricorre a questa fattispecie nel momento in cui la risoluzione del conflitto non riesca a raggiungersi in maniera pacifica.

Basta il ricorso di uno dei coniugi ad un avvocato matrimonialista o divorzista per risolvere questa delicata situazione.

L’avvocato dovrà presentare una domanda di divorzio nella quale sono esplicitati gli elementi e i fatti di diritto, palesando l’eventuale esistenza di figli.

Depositata la domanda, il Presidente del Tribunale dovrà fissare un’udienza di comparizione di entrambe le parti, con quest’ultime accompagnate dai propri avvocati difensori.

Se non è possibile stabilire una conciliazione tra i coniugi, il Presidente sarà tenuto ad emanare provvedimenti provvisori ed urgenti, che tutelino l’interesse non solo dei coniugi ma anche dei figli.

Si tratterà di un provvedimento in attesa che una sentenza definitiva regoli l’importo dell’assegno di mantenimento dei figli e la destinazione della casa coniugale.

Quali sono i tempi e i costi

Come abbiamo accennato in precedenza, questi due elementi sono strettamente dipendenti dalla tipologia di divorzio messa in atto.

Ovviamente, nei casi di divorzio congiunto, le procedure saranno decisamente brevi, essendo i coniugi essenzialmente d’accordo.

Nel divorzio giudiziale, invece, bisogna valutare la possibilità che una delle due parti opponga un ricorso nei confronti del provvedimento di un giudice.

In quest’ultimo caso risulterà molto difficile che verrà notificata una sentenza definitiva prima di un anno.

Per quanto riguarda i costi, nella fattispecie congiunta questi sono più contenuti, oscillando tra i mille e i quattromila euro, mentre nel divorzio giudiziale non è possibile stabilire una cifra univoca, dato che dipende dal numero di udienze richieste per mettere d’accordo le due parti.

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