Recupero crediti: come ottenere il miglior risultato
Nel tempo è possibile maturare dei crediti, ad esempio gli stessi possono derivare da rapporti di lavoro, oppure dalla vendita di un’auto,
di un pezzo di terreno, da un risarcimento danni, oppure in caso di separazione e divorzio può trattarsi di un assegno di mantenimento in favore del coniuge o dei figli e non versato.
Purtroppo però non sempre è facile riuscire a ottenere ciò che è dovuto. Ecco perché può essere necessario rivolgersi a professionisti come
www.avvocatosubito.com che in breve tempo è in grado di fornire una consulenza per capire come è possibile agire per ottenere il proprio credito.
Recupero crediti: come ottenere il miglior risultato
Presupposto: avere un titolo di credito che giustifichi la pretesa
La prima cosa da dire è che poter recuperare un credito è necessario avere un titolo che dimostri tale diritto.
In caso contrario è necessario prima rivolgersi ad un giudice per ottenerne il riconoscimento.
Gli atti che dimostrano la fondatezza di tale pretesa sono diversi, ad esempio una cambiale costituisce un titolo di credito che può essere portato coattivamente in esecuzione, senza dover prima accertare il diritto ad ottenere le somme.
Ha valore di titolo di credito anche una sentenza, come un provvedimento di un giudice in cui si accerta che il datore di lavoro deve versare al dipendente, o ex dipendente, una determinata cifra di denaro.
Costituisce valido titolo esecutivo anche una sentenza che condanna, ad esempio il vicino, al risarcimento dei danni dovuti a perdite d’acqua.
Può essere considerato una prova della validità della pretesa anche un documento firmato dalle parti un cui si attesta che il soggetto X deve ricevere una determinata somma di denaro la cui causale è, ad esempio, la compravendita di un bene.
Il codice civile stabilisce che il titolo di credito è un documento che attesta una promessa di pagamento in favore del possessore del titolo.
Questo documento, rispetto a una cambiale o una sentenza ha un valore diverso, infatti consente un’immediata esecuzione se non viene contestato,
nel caso in cui il soggetto che dovrebbe consegnare denaro o altra utilità non riconosce la validità dello stesso, è necessario instaurare un processo volto a determinare la validità del titolo stesso.
Recupero crediti: come ottenere il miglior risultato
Come si svolge il recupero crediti
Ora che abbiamo determinato cos’è un titolo di credito, si passa al recupero crediti.
La prima cosa da dire è che anche in questo campo non è possibile farsi giustizia da sé: è necessario attivare delle procedure di riscossione previste da legge.
In particolare è opportuno chiedere bonariamente al debitore di pagare le somme entro un determinato termine, se il soggetto versa il dovuto, la procedura termina.
Nel caso in cui le somme non siano contestate, o non siano contestabili in quanto già accertate, ma il debitore non paga, è necessario attivare una procedura esecutiva.
Molti oggi preferiscono evitare questo passaggio che necessita di tempo per la riscossione effettiva e in alternativa procedere con una cessione del diritto vantato, ovvero il credito viene venduto ad un soggetto terzo,
di solito una società di recupero crediti, che si occuperà di procedere all’escussione sul debitore principale.
Se questa ipotesi non è fattibile, o comunque non si vuole proseguire in questo modo, è necessario chiedere al giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo.
Con lo stesso viene intimato al debitore di pagare le somme dovute entro un determinato termine, in caso contrario si procede ad esecuzione sui beni.
Gli stessi dopo essere stati pignorati vengono venduti all’asta e il ricavato è devoluto al creditore.
Naturalmente i tempi possono essere lunghi ed è necessario che il debitore abbia dei beni su cui eseguire il pignoramento.
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